Gennaio 20, 2023

Cos’è l’Osteopatia?

L’osteopatia è una professione sanitaria basata su un approccio esclusivamente manuale centrato sulla persona che si integra con la medicina e le altre professioni sanitarie nella cura e nel mantenimento della salute delle persone.

Si avvale di un approccio causale e non-sintomatico (la causa del dolore può anche essere situata lontana dal dolore stesso), ricercando alterazioni funzionali del corpo e alla presenza di eventuali disfunzioni somatiche.

La “disfunzione somatica”, la cui gestione è di esclusiva competenza osteopatica, è stata codificata nella decima edizione ICD 10 (International Classification of Diseases, Injuries and Causes of Death) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità al Settore XIII (Malattie del sistema muscolo-scheletrico e del tessuto connettivo) con il codice M99 (Lesioni biomeccaniche non classificate altrove).

Il termine “Osteopatia” è stato coniato dal suo fondatore, il chirurgo americano Dr Andrew Taylor Still, che alla fine del XIX secolo scoprì le relazioni esistenti tra l’equilibrio funzionale dell’insieme delle strutture del corpo e la salute.

I principi chiave su cui si basa la filosofia osteopatica sono 4:

  • Il corpo è un’unità; la persona è un’unità di corpo, mente e spirito.

  • Il corpo è capace di autoregolazione, di autoguarigione e di conservazione della salute.

  • La struttura e la funzione sono in relazione reciproca.

  • Una terapia razionale poggia sulla comprensione dei principi base dell’unità del corpo, dell’autoregolazione e dell’interrelazione di struttura e funzione

Quando si parla di corpo visto come un’unità si intende che l’essere umano è un sistema complesso in grado di generare adattamenti, il suo stato di salute può essere influenzato dalle relazioni con l’ambiente (naturale o socio-culturale), da fattori genetici / epigenetici e da fattori Psicologici. L’individuo è visto nella sua globalità come un sistema composto da muscoli, strutture scheletriche ed organi interni che trovano il loro collegamento nei centri nervosi della colonna vertebrale.
Ogni parte costituente la persona (psiche inclusa) e l’ambiente in cui essa vive è correlata dalle altre e il corretto funzionamento di ognuna assicura quello dell’intera struttura: dunque, il benessere e la salute.

In Osteopatia non è il terapeuta che guarisce, ma il suo ruolo è quello di eliminare gli “ostacoli” alle vie di comunicazione del corpo al fine di permettere all’organismo, sfruttando i propri meccanismi di autoregolazione, di autoguarigione e di conservazione, di raggiungere la guarigione e il benessere.
L’Osteopatia mira a ristabilire l’armonia della struttura scheletrica di sostegno al fine di permettere all’organismo di poter trovare un proprio equilibrio ed un proprio benessere.

Il Dr Still nel terzo principio ricordava sempre che “la struttura governa la funzione e la funzione governa la struttura”, facendo capire che un’alterazione di una delle due, va direttamente a provocare un’alterazione anche nell’altra.
Pertanto, La perfezione di ogni funzione è legata alla perfezione della struttura portante; se tale equilibrio è alterato ci si trova di fronte ad una disfunzione osteopatica, caratterizzata da una zona corporea in cui è andata persa la corretta mobilità.
L’organismo reagirà a tale disequilibrio creando delle zone di compenso e di adattamenti corporei non favorevoli al benessere generale dell’organismo.

La chiave per un’efficace applicazione dei principi è la consapevolezza del fatto che ciò che noi identifichiamo e definiamo malattia non è l’invasione dell’ospite da parte di una entità eziologica in qualche modo classificabile, ma è piuttosto una caduta della capacità di automantenimento del corpo.

Still non si stancava di ripetere che la malattia è un effetto, e non una causa, della disfunzione, o della condizione patologica.
Nel prendersi cura di tutta la persona l’osteopata ben preparato va al di là dei disturbi manifesti, al di là dell’alleviare i sintomi, al di là dell’identificazione dell’affezione dell’organo colpito, della disfunzione, o della patologia, per quanto siano importanti per la cura globale. L’osteopata esplora anche, nella persona e nella vita della persona, quei fattori che possono aver contribuito alla malattia e che, debitamente modificati, compensati o eliminati, possono favorire il recupero, prevenire le ricadute e migliorare la salute in generale.

“La pratica della Medicina Osteopatica è, essenzialmente, il potenziamento delle risorse individuali e intrinseche di mantenimento e recupero della salute. I metodi e gli agenti utilizzati sono quelli che risultano efficaci nell’accrescere i fattori favorevoli e ridurre o eliminare i fattori sfavorevoli che colpiscono ogni individuo.
L’arte e la scienza della Medicina Osteopatica si esprimono nell’identificazione e nella selezione di quei fattori, presenti in ogni individuo, accessibili e soggetti al cambiamento e che, quando il cambiamento si verifica, potenziano in modo decisivo le risorse individuali di supporto alla salute.”
“Foundations of Osteopathic Medicine”