Gennaio 10, 2023

Come si sviluppa la visita osteopatica

La visita

La visita osteopatica si divide principalmente in tre parti

Prima Parte

Nella prima parte, l’osteopata discute con il paziente riguardo al motivo del consulto e si raccoglie l’anamnesi del paziente, la quale si divide anch’essa in prossima, fisiologica e remota.

  • Nella prossima si raccolgono tutte le informazioni riguardanti il dolore per il quale ci si reca in studio, capendone il tipo, l’insorgenza, il timing con cui si presenta, se è presente eventualmente un’irradiazione di tale condizione e se sono presenti fattori aggravanti o allevianti.

  • Nella fisiologica si ottengono tutte le informazioni relative allo stato di salute attuale del paziente, se sono presenti ed è in cura per eventuali patologie, per capire se la sintomatologia che riporta può essere correlabile a tale condizione.

  • Nella remota invece, si raccolgono tutte le informazioni riguardanti traumi passati (fratture…), eventuali ospedalizzazioni e operazioni.

  • Si indaga inoltre riguardo lo stile di vita del paziente, le sue abitudini alimentari, sull’attività fisica che svolge e sull’attività lavorativa.

Raccolte tutte queste informazioni, l’osteopata valuta la possibile presenza di “Red Flags” ovvero segni clinici e sintomi riconducibili a condizioni e patologie non di pertinenza osteopatica che richiedono pertanto un rimando a un’altra figura specializzata affinché se ne verifichi la presenza.

Seconda Parte

Esclusa la presenza di “Red Flags”, si procede con la seconda parte della visita ovvero l’esame obiettivo.
L’osteopata procede con l’esame obiettivo, all’interno del quale osserva la predisposizione del paziente nello spazio sui vari piani e vengono effettuati test attivi e passivi con l’obiettivo di andare a individuare adattamenti, compensi e la presenza di disfunzioni osteopatiche.

Terza Parte

Completato l’esame obiettivo si entra nella terza e ultima parte della visita ovvero il trattamento, in cui vengono utilizzate tecniche di terapia manuale in modo da intervenire sulle zone e le cause individuate nell’esame precedentemente fatto. Al termine del trattamento, il terapista informa il paziente riguardo al numero di trattamenti che dovranno essere svolti per migliorare la condizione in cui si trova e consiglia eventuali accorgimenti ed esercizi che il paziente deve svolgere nella quotidianità, col fine di migliorare la propria condizione e il proprio stato di benessere.